Prosegue il processo di audit dei 12 impianti di trattamento selezionati dal consorzio Ecodom per il riciclo dei RAEE appartenenti al raggruppamento R1.
10 i siti di trattamento monitorati da gennaio 2008.
A cinque mesi dal primo ritiro dei RAEE, l�attenzione alla qualit� e alla tutela dell�ambiente in tutte le fasi del processo di trattamento sono rimaste al primo posto nella lista delle priorit� del Consorzio. L�obiettivo di una �una gestione dei RAEE eccellente dal punto di vista ambientale ed efficiente dal punto di vista economico� rimane la mission stabilita da Ecodom sin dalla sua costituzione.
Un�attenzione verso la qualit� del trattamento che ha determinato dapprima un�accurata selezione degli impianti di trattamento e che si traduce oggi nella misura delle performance di tali impianti.
Contestualmente alla partenza operativa del Consorzio, a gennaio � iniziato il processo di audit condotto da Ecodom sui 12 impianti selezionati per il riciclo di frigoriferi, congelatori e scalda-acqua a fine vita. All�impianto di Elettro Recycling, che per primo ha ospitato l�Operations Team di Ecodom, hanno fatto seguito altri 9 siti (vedi nota 1), per una valutazione delle attivit� e degli output del processo di trattamento.
All�appello mancano ancora gli impianti Fg Coop e Vallone, che completeranno entro il mese di giugno la prima fase dell�audit.
Oltre ad un controllo formale delle autorizzazioni e delle eventuali certificazioni conseguite dai singoli siti, il processo di audit si concentra su un�analisi approfondita delle performance dell�impianto, sia per quanto riguarda il riciclo delle materie prime sia per quanto concerne l�estrazione dei gas CFC e HCFC. Misurare la capacit� dell�impianto nella captazione e nel trattamento dei gas ozono lesivi rappresenta, infatti, l�obiettivo principale del processo di audit predisposto dal Consorzio; su questa fase, infatti, che � quella con il maggior impatto ambientale, si � concentrata l�attenzione di Ecodom, all�interno di una politica aziendale attenta alla qualit� dei servizi forniti nella gestione dei RAEE.
Applicando gli standard e le metodologie internazionali elaborati dal WEEE Forum, i singoli impianti sono stati valutati in relazione alle due fasi del processo di captazione dei gas:
* estrazione di olio e CFC/HCFC dal circuito di refrigerazione;
* separazione di CFC/HCFC dai materiali isolanti.
Nel primo caso, l�audit � stato condotto su 100 frigoriferi a fine vita, effettuando un bilancio di massa e confrontando i risultati ottenuti con quanto teoricamente previsto nei dati di fabbricazione degli apparecchi.
Per la seconda fase, la valutazione dell�impianto � stata effettuata trattando 1.000 carcasse bonificate (vedi nota 2) di frigoriferi e congelatori e quindi misurando la quantit� di CFC e HCFC estratte.
Al termine del processo di audit verranno effettuate le prime valutazioni generali, confrontando tra loro i dati dei singoli impianti monitorati. Da coloro che risulteranno al di sotto degli standard qualitativi fissati dal Consorzio, Ecodom si aspetta l�adozione di misure correttive volte al miglioramento delle performance di trattamento, ritenute vincolanti per la prosecuzione della collaborazione con il Consorzio.
nota 1 - Ambiente 2000 (Roseto degli Abruzzi, Teramo), Ecopolis 2000 (Crispiano, Taranto), Nec New Ecology (Foss�, Venezia), SIRA (Foss�, Venezia), Seval Impianti (Colico, Lecco), Amiat TBD (Volpiano, Torino), Tred Carpi (Fossoli di Carpi, Modena), TredLivorno (Livorno) e Tred Sud (Sessano del Molise, Isernia).
nota 2 - Il frigorifero diventa �carcassa� dopo aver superato una prima fase di �messa in sicurezza� in cui vengono aspirati gli oli e i gas CFC/HCFC dal circuito di refrigerazione ed estratto il compressore.
Url : http://www.ecodom.it/newsletter/nl7-news-2.htm
Fonte: ecodom
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