I dati complessivi relativi a produzione e andamento delle raccolte, anticipati dalla Regione in un comunicato di sabato, non sono ancora disponibili sul sito dell’Agenzia regionale recupero risorse che li assembla e li certifica, dove ci fanno sapere che sperano di avere a breve l’autorizzazione a pubblicarli. Ma il comunicato emesso dall’assessorato all’ambiente fornisce un panorama già piuttosto esaustivo e descrittivo, da cui si evince ad esempio che la regione Toscana continua a mantenere un’alta produzione di rifiuti procapite, che raggiunge quasi 795 chilogrammi procapite in un anno nell’Ato di Prato, seguito a ruota dall’Ato di Lucca con quasi 738 chilogrammi a testa. Nell’Ato di Arezzo, dove si registra la produzione media per abitante più bassa, la quota è di 591,63 chilogrammi all’anno procapite. Ma nel resto delle province la produzione si attesta oltre i 650 chilogrammi.
I dati relativi alle percentuali di raccolta differenziata, evidenziano che la frazione che ha ottenuto maggiori risultati è quella della carta e cartone (dove molti comuni hanno operato ricorrendo all’assimilazione) che ha ottenuto nel 2007 il 35,4% del totale delle raccolte differenziate, con una leggera flessione però rispetto allo scorso anno. Più basse le percentuali delle altre frazioni ma con risultati interessati per quanto riguarda l’organico: con un 12,3% di frazione organica che sommata al16,9% di sfalci e potature si raggiunge infatti un buon 29,2%. Segue il legno con il 9,7%, poi il vetro con il 9%, il 5% dei metalli e il 4,1% della plastica. Appena abbozzata con lo 0,3% la raccolta differenziata dei rifiuti urbani pericolosi (come le batterie esauste), mentre va meglio quella degli ingombranti (4%).
Nel corso dell´anno, in media, un cittadino toscano ha gettato nei cassonetti della raccolta differenziata 217,64 kilogrammi di rifiuti. Questo dato sale o scende a seconda delle Province: ad Arezzo, dove si ha anche la media più bassa di produzione la raccolta differenziata è stata di 144,26 kg procapite; a Firenze 228,65, a Grosseto 190,39, a Livorno 230,45, a Lucca 261,56, a Massa-Carrara 153,42, a Pisa 194,18, a Pistoia 206,05, a Prato 274,88, a Siena 257,63.
I comuni che hanno raggiunto percentuali più alte di raccolta differenziata, superando il 50%, secondo i dati certificati, sono stati Capannori (Lu) con il 59, 69%, Tavarnelle Val di Pesa (Fi) con il 55,29%, Piancastagnaio, Colle di Val d´Elsa e Buonconvento, tutti in provincia di Siena, rispettivamente con il 53,03%, 52,83% e il 52,15%. Ma sono ormai diversi anche i comuni che sono sopra la quota del 35% e che grazie a questo, quindi, non pagheranno la tassa aggiuntiva pari al 20% in più, anche nel caso in cui si trovino in un ambito (Ato) che non ha centrato l´obiettivo.
Scarica tutti i dati, comune per comune (pdf)
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Fonte: Greenreport
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