E� stata adottata la Direttiva 2008/99/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 sulla tutela penale dell�ambiente, con la quale la Comunit� obbliga gli Stati membri a prevedere nella loro legislazione nazionale sanzioni penali in relazione a gravi violazioni delle disposizioni del diritto comunitario in materia di tutela dell�ambiente. In particolare, una tutela efficace dell�ambiente esige sanzioni maggiormente dissuasive per le attivit� che danneggiano l�ambiente, che possono provocare un deterioramento della qualit� dell�aria, compresa la stratosfera, del suolo, dell�acqua, della fauna e della flora. Poich� l�obiettivo pu� essere realizzato meglio a livello comunitario, la Comunit� pu� intervenire in base al principio di sussidiariet� sancito dall�articolo 5 del Trattato.
La direttiva definisce reato, tra l�altro, le seguenti attivit�, qualora siano illecite e poste in essere intenzionalmente o per grave negligenza:
* lo scarico, l�emissione o l�immissione illeciti di un quantitativo di sostanze o radiazioni ionizzanti nell�aria, nel suolo o nelle acque che provochino il decesso o lesioni gravi alle persone o danni alla qualit� dell�aria, del suolo o delle acque;
* la raccolta, il trasporto , il recupero o lo smaltimento di rifiuti nonch� l�attivit� effettuata in quanto commerciante (gestione dei rifiuti) che provoca i medesimi effetti del punto precedente;
* la spedizione di rifiuti;
* l�esercizio di un impianto in cui sono svolte attivit� pericolose.
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Fonte: Rivistagiuridica ACI
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